Distribution Is King

If you can’t buy it, if you can’t see it, if you can’t experience it…

It doesn’t matter how good it is.

That’s what the authors are truly railing against in the Amazon/Hachette war, that their books have been relegated to second-class citizens.

There’s a fiction being spread that content is king. That’s a complete fallacy, distribution is king. Sure, successful content creators may gain fame, but usually the money lands with the distributor. That’s how the majors became majors, because of distribution. Their pipeline not only made sure their product was in stores and featured, but that they got paid!

So the world is controlled by the faceless while the people out front get screwed. Oh, the company makes you famous, if you play ball. If you don’t, you’re George Michael, your hits dry up and whatever publicity you get is about anything but the music.

Apple is certainly a manufacturer and a software creator, but it’s also a distributor, the company decides what gets into the App Store. And also controls iTunes Store real estate.

Facebook decides what you get to see on your page. That’s right, you don’t have much control. Maybe if you paid, but there’s much more money in being a distributor of advertising than charging users who’ve become inured not to pay.

And now we’ve got Amazon, the consumer’s “friend,” tightening its grip upon distribution. That’s the issue. Once you control the final sale, you get to decide what is purveyed and at what price.

As Bob Dylan would say, we’re just pawns in their game.

Wal-Mart devoured Main Street.

Napster devoured record stores. Just because you can buy a vinyl record at your local emporium, that does not make YouTube and Spotify’s power any less. Yup, while you’re celebrating the old format, overpaying for the privilege, the digital distributors aren’t even paying attention.

So don’t believe everything you read. And question not only authority, but preconceptions.

Distribution has always been king. From the Gold Rush, wherein merchants who sold to miners oftentimes got richer than the diggers, to today, when he who controls the pipes wins.

Ever wonder why your cable bill is so high, why those companies roll in dough, why Comcast eats and devours everything in its path?

That’s the power of DISTRIBUTION!

4 Responses to Distribution Is King


Comments

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  1. […] Ma se vuoi sapere quali sono le due letture che ti consiglio io, sono queste. La prima riguarda l’importanza della distribuzione nel mondo di oggi. Prima di leggerla, rifletti sul fatto che gli editori per anni hanno fatto gli snob e hanno considerato l’innovazione come tecnicaglia da nerd. Poi si sono svegliati e la distribuzione nel frattempo l’avevano presidiata altre aziende (che, guarda caso, venivano dalla tecnologia: Amazon, Apple, Google). Il titolo è: Distribution Is King. […]

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  3. […] + Distribution Is King […]

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  5. […] In questo nuovo mercato gli editori dove sono? Sono dietro molto indietro. Sono fermi agli anni ’90, a prima dell’avvento del web. Hanno strategie online dozzinali, approssimative, tentennano di fronte ad un mercato che non hanno scelto ma con cui sono costretti a fare i conti. Per loro il lettore è ancora un personaggio anonimo e misterioso, da blandire e lusingare, cercando di rifilargli in qualsiasi modo più roba possibile. Mentre Amazon cresceva, acquistando cliente su clienti, loro erano fermi agli sconti, ai millelire, agli accordi statali.  Erano distratti dall’odore della carta e nel frattempo Amazon ha conquistato il mercato. Da attori protagonisti del mercato sono diventati dei comprimari, personaggi secondari di una sceneggiature che li vede perdere battute ogni giorno che passa. (I veri padroni del mercato sono i distributori: distribution is king). […]

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  7. Pingback by Distribution Is King – CURATIO Magazine | 2015/08/12 at 00:11:24

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      1. […] In questo nuovo mercato gli editori dove sono? Sono dietro molto indietro. Sono fermi agli anni ’90, a prima dell’avvento del web. Hanno strategie online dozzinali, approssimative, tentennano di fronte ad un mercato che non hanno scelto ma con cui sono costretti a fare i conti. Per loro il lettore è ancora un personaggio anonimo e misterioso, da blandire e lusingare, cercando di rifilargli in qualsiasi modo più roba possibile. Mentre Amazon cresceva, acquistando cliente su clienti, loro erano fermi agli sconti, ai millelire, agli accordi statali.  Erano distratti dall’odore della carta e nel frattempo Amazon ha conquistato il mercato. Da attori protagonisti del mercato sono diventati dei comprimari, personaggi secondari di una sceneggiature che li vede perdere battute ogni giorno che passa. (I veri padroni del mercato sono i distributori: distribution is king). […]

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